Gli artisti erano stati selezionati tra i 90 che avevano fatto domanda per la residency. Alla fine del loro mese a Londra, Gianfreda e Urso hanno presentato le opere realizzate, ispirate al tema London is Open.
Il titolo della residency richiama la campagna lanciata dal Sindaco Sadiq Khan ed è particolarmente attuale ora che il Regno Unito è alle fasi finali del negoziato con l’Unione Europea prima del Brexit.
Durante la residency, gli artisti hanno avuto l’opportunità di incontrare i direttori della National Gallery e dell’Istituto Italiano di Cultura, galleristi, curatori e fondatori di start-ups focalizzate sull’arte. I loro lavori sono comparsi sul Guardian, Artribunee Living del Corriere della Sera, tra gli altri. Il film maker Marco Fazioha seguito il loro lavoro per realizzare un breve documentario sulla loro esperienza.
Alberto Gianfreda è scultore e docente di Tecniche per la scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano. Durante la sua residenza ha sviluppato il tema del frammento e della sua ricostruzione. Nel corso del suo viaggio alla scoperta di Londra ha raccolto un gruppo di vasi provenienti da quartieri diversi e di diverse fatture.
I vasi sono stati ridotti in frammenti e ricomposti mescolandoli per generare un elemento nuovo e unico, metafora dell’integrazione tra diversità. Il progetto è stato completato grazie anche alla riproduzione sonora del rumore prodotto dai frammenti dei vasi mossi contemporaneamente. Il loro suono drammatico ci immergeva in una sonorità che unificava le differenze e anticipava la presenza fisica rasserenante degli oggetti.
Alex Urso è un artista che vive e lavora a Varsavia, Polonia. Durante la sua residenza ha lavorato a due progetti. Nel primo lavoro ha creato un drappo che fonde la bandiera rappresentante i 32 quartieri della Greater London, con quella della Nazionale dei Rifugiati.
Nella seconda parte della residency Urso ha dato vita a The Welcome Project, un’azione performativa che ha coinvolto i cittadini di Londra. Ha bussato alle porte dei londinesi proponendo uno scambio tra i loro vecchi zerbini con altri nuovi, riportanti la semplice scritta “Welcome”. Accettando lo scambio ogni persona abbracciava l’idea di Londra città aperta ed ospitale. Il risultato finale è stato un mosaico di zerbini, rappresentazione della volontà dei londinesi di essere o non essere aperti.
Gli eventi finali sono stati l'1 novembre alla Estorick Collection e il 3 novembre in un appartamento di Chelsea, con catering dello chef Andrea Racalbuto e performances delle cantanti Brioni e Alice Pisano, offerte da Your Music Experience - YMX.